Luxalpaca nasce con l’intento di diffondere una cultura tessile millenaria, ricca a livello storico ed umano, che trova le sue origini nel Perù, culla dell’impero Inca.
Dall’incontro col design italiano, si crea una nuova esperienza che promuove la moda sostenibile a partire dalla straordinaria lana di alpaca dai molteplici benefici.
Vieni a scoprire il mondo Luxalpaca assieme a noi.
Chi Siamo
Roberto & Donatella
Founder di Luxalpaca progetto nato nel 2019 durante un viaggio in Perù.
I nostri valori
QUALITÀ
Perseguiamo la qualità come primo obiettivo. La nostra produzione è vocata allo slow fashion, letteralmente “moda lenta”, che promuove un modello di produzione sostenibile che duri nel tempo.
TRADIZIONE
Diffondiamo la tradizione tessile peruviana e la tradizione del design Made in Italy, contribuendo all’economia dell’uno e dell’altro Paese.
ETICA
Tutta la catena produttiva agisce nel totale rispetto del lavoro e dell’economia locale peruviana, contribuendo ad una crescita sostenibile e in linea con le loro naturali inclinazioni.
EARTH-FRIENDLY
L’alpaca è un animale eco-friendly: ha una alimentazione vegetariana, pascola liberamente nelle Ande, cibandosi di piante che crescono spontaneamente. Spezzando gli steli delicatamente ne favorisce perfino la ricrescita. La natura sa sempre ciò che è bene per sè stessa.
AUTENTICITÀ
Ogni capo viene ideato e realizzato in maniera autentica e originale, in linea con una produzione quanto più artigianale possibile. La produzione viene interamente delineata con la comunità di artigiani, che consigliano le tinte più adeguate, naturali e “di stagione”, a seconda della disponibilità.
SOSTENIBILITÀ
Il nostro è un tessuto interamente sostenibile, la nostra lana proviene totalmente dal Perù, da alpaca che vivono seguendo i loro ritmi naturali. Le etichette sono composte da materiali riciclati al 100% (raso o tyvek) e il packaging è in cartone ecologico 100% riciclabile.
Comunità URPI, Chinchero (Cusco).
Lavorano artigianalmente la lana di alpaca.
Walter, il rappresentante del centro, ci racconta il lavoro delle donne della comunità: